Recensione di Angelo Gatto

...Tuttavia, è nei ritratti che Sergio ci propone la più autentica dimostrazione delle sue grandi doti tecniche e artistiche, poichè egli sa cogliere in essi non la semplice realtà puramente fisiognomica o imbellita, ma la psicologia del soggetto. Non deforma e non trasforma la figura, ma imprimendo i suoi segni, la modella interpretandola con una musicalità plastica priva di preziosismi decorativi. Il prezioso semmai sta nell'impasto materico, nelI'introspezione, nella saldezza costruttiva, nel saper cogliere con sicurezza nel ritratto il carattere.
Anche nella pittura l'artista sa esprimere quegli stati d'animo nei quali le sue figure sono immerse: la figura, nei suoi ritratti, nasce dal quadro delineandosi, prima di tutto, attraverso la sua straordinaria intuizione artistica.
I suoi tesi paesaggi, come i ritratti, hanno un'anima. Si compongono come frammenti di un mondo, intessuti di riservatezza, essenziali, contenenti tutto quanto basta alla meditazione. Usa con notevole maestria tutte le tecniche pittoriche.
Ovunque l'esecuzione avviene nel rispetto delle apparenze sensibili, alla ricerca del sostanziale e, particolarmente negli acquerelli, la maggiore disinvoltura dell'artista si traduce spesso in un più marcato distacco dall'oggetto, in una più vaporosa e lirica resa del motivo.
La suggestività delle pittoresche immagini delle colline asolane lo affascinano e offrono al suo estro l'occasione per esplodere nella gamma più vasta delle sue interpretazioni senza artifici.
La sua e una pittura che rivela nelle scelte dei soggetti, nel dettato di una continua spinta poetica ed insieme la severa consapevolezza di artista vero e capace.